VIAREGGIO. “Caro Don Marcello, come si fa a non condividere il tuo appello; come si può dimenticare la grande partecipazione di viareggini e versiliesi alla fiaccolata, organizzata per Emanuele dopo i tragici fatti del 31 ottobre”. Lo scrive in una nota la senatrice Manuela Granaiola.

“Questa città, afflitta da mille problemi, ha più volte dimostrato di non essere indifferente, di avere ancora una concreta voglia di ripartire, di ricostruire una normalità economica e civile che non ha più da anni. Ben venga dunque ogni occasione di confronto, ogni opportunità per dare risposte, magari piccole, ma concrete; per risolvere qualche situazione, ma soprattutto per dimostrare che ricominciare si può. Come saprai ho provato più e più volte a ricordare che Viareggio non può essere salvata senza un’attiva partecipazione dei suoi cittadini o attendendo che le risposte sbuchino fuori solo da un qualche magico cappello.

Ci tengo a specificare che la mia non è un’astratta sfiducia nella politica; caso mai è forte preoccupazione per una politica litigiosa che fatica a rinnovarsi, ad adempiere ai propri compiti e che per riuscirci ha bisogno della vicinanza di tanti, tantissimi cittadini di buona volontà che sappiano anche andare oltre la propria appartenenza politica. Tu dici che “Viareggio è dei cittadini e i cittadini hanno diritto al silenzio, alla parola, al sogno; hanno responsabilità personale sul loro silenzio, sulla loro parola, sul loro sogno” ed io condivido; ma sono anche convinta che se non si danno gambe concrete ai sogni, questi poi sono destinati a svanire nel nulla lasciando tristezza e nuove e più gravi disillusioni.

Allora ben vengano tante occasioni per organizzarsi, per far pesare le proprie idee, per suscitare attenzione intorno alle molte emergenze che affliggono la città e soprattutto per indicare soluzioni responsabilmente utili e praticabili. Forse ci costerà non poca fatica provare a costruire insieme un percorso, ma vedo questa come l’unica strada per tornare a produrre quella ricchezza che è la base per sostenere il diritto al lavoro, alla casa, alla scuola, al decoro, alla sicurezza e, ultima, ma non per importanza, a quella civiltà sociale della quale la città ha oggi così tanto bisogno.

Non mi dilungo oltre (altrimenti anche io finirò con alimentare quel fiume di parole troppo spesso inconcludenti che ci hanno così tanto afflitto) e termino dichiarando tutta la mia disponibilità a collaborare fattivamente a questo progetto”.

(Visitato 14 volte, 1 visite oggi)
TAG:
don marcello manuela granaiola viareggio

ultimo aggiornamento: 27-12-2014


“I membri del campo Rom di Via Cimarosa vivranno meglio andando via da Viareggio”

“Don Brunini ha ragione, solo soluzioni condivise possono salvare Viareggio”